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Marrazzo ed Altri Scandali
24/10/2009
Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è stato costretto alle
dimissioni dopo che si è scoperto che veniva ricattato da quattro carabinieri
che lo avevano sorpreso e registrato durante un convegno con un transessuale,
convegno reso più interessante dalla cocaina.
Ho notato un'anomalia che ha condizionato taluni commenti. Nel caso del
governatore Marrazzo, ma anche nelle vicende boccaccesche del Cavalier
Berlusconi, i giornalisti d'alto rango ragionanano così: in nome della sacralità
della privacy, non ci permettiamo di criticare i comportamenti privati degli
uomini politici; ma tali comportamenti rendono ricattabili delle persone che
sono investite di poteri pubblici, per questa ragione queste persone dovrebbero
fare "un passo indietro", si dovebbero cioè dimettere.
Si tratta di ipocrisia: infatti, una volta che l'episodio pruriginoso è stato
pubblicato, non costituisce più materia di ricatto; e l'eventuale politico
subentrante, per quel che ne sappiamo, potrebbe essere ancora più ricattabile
del politico sotituito. In realtà, lo scenario è diverso: la presunta
irregolarità o sfrenatezza della persona considerata la rendono "altra" e
indegna di rappresentare la gente; pertanto l'interesse e l'indignazione
popolare fa leva proprio sul privato e su quella violazione della privacy che
tanto ostinatamente si vuole ritenere ininfluente.
La conclusione è che il meccanismo della rappresentanza democratica risulta più
legato alle parentele identitarie (che sono bensì politiche, ma anche
economiche, etniche, religiose, familiari, sessuali, ... ) che non al
cristallino perseguimento del Buon Governo. Con buona pace dei teorici della
Democrazia.
Ho qualche "consiglio di lettura" da proporvi:
Democrazia
Contratto Sociale
Etica alta, Etica bassa
Mysonofabitch
Questione Morale
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