Israele Fascista
Stamattina (14/11/2008) alla radio qualcuno ha sostenuto che Israele è fascista,
nel senso che discrimina una parte della propria popolazione. Probabilmente, il
commentatore faceva riferimento ad alcuni diritti, come quello di prestare
servizio militare, che sono preclusi alla popolazione araba di Israele; e anche,
alla limitazione, per la stessa popolazione, nel chiamare parenti o amici da
"fuori".
Credo che lo Stato di Israele sia fondamentalmente democratico, se non
altro per la formazione della sua classe intellettuale; tuttavia, è vero che ci
sono delle storture e delle asimmetrie quando si considera la
popolazione araba. Tali anomalie sono evidentemente da ricondurre ad uno
stato di guerra permanente che oppone gli Ebrei di Israele alla Nazione
Araba. Il Dominio della Guerra si sovrappone al Dominio della Giustizia.
Altre volte ho accennato ai due domini; non ho forse rilevato come spesso essi
si accavallano ed interagiscono dialetticamente. Quando due
identità forti si confrontano, solitamente le loro specifiche universalità
vengono a conflitto, scatenando il Dominio della Guerra; tuttavia, i
reciproci "buoni" ordinamenti cercano di riscattare la situazione
richiamandosi ad un Dominio della Giustizia. Tanto per fare un esempio: i
detenuti di Guantanamo esemplificano una situazione di Guerra; i
tentativi di portarli davanti a dei tribunali sorgono dalla volontà di
Giustizia del sistema statunitense. Oppure, più vicino a noi: i rapporti fra lo
Stato Italiano e la Santa Sede sono stati conflittuali dal 1870 ai
Patti Lateranensi; questi ultimi hanno costituito la base per un Dominio della
Giustizia; ciò non toglie che alcune iniziative legislative del Parlamento
Italiano e le "intromissioni" della Chiesa nel funzionamento dello Stato e nella
definizione di cosa sia ammesso e cosa no, abbiano portato a significative
scaramucce fra i due schieramenti.
Sarebbe piacevole poter favorire il Dominio della Giustizia; ma non
esiste una ricetta che si adatti a tutte le situazioni. La mia speranza è che la
coscienza dei meccanismi identitari aiuti ad attenuare i conflitti;
spiacente,
non ci sono garanzie.
Nel caso che, nonostante tutta la buona volontà, i conflitti finiscano per
aggravarsi, possiamo considerare se Vincere - o
no.
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