Famiglia Cucina Filosofia
In un villaggetto ebraico dell'Europa Orientale di prima della guerra, un timido
giovanottone sta per incontrare, per la prima volta, la promessa sposa che i
genitori gli hanno assegnato. Preso dall'ansia, si rivolge al fratello, più
scafato e più anziano, e gli chiede consiglio su come condurre la prima
conversazione con la futura moglie.
"Dùvidl, non c'è problema. - dice l'"esperto" - La tua promessa sposa viene da
una famiglia importante e per bene. Fai sicuramente una bella figura se cominci
ad informarti proprio sulla sua famiglia."
Famiglia! pensa Dùvidl. "E dopo, cosa le dico dopo?"
"Beh, stai sul pratico. Dopotutto, dovete trovare un'intesa per vivere assieme.
Non sarebbe male se portassi il discorso sulla cucina, per confrontare da subito
le vostre rispettive preferenze."
Famiglia! Cucina! pensa Dùvidl. "E dopo, dopo: cosa dico dopo?"
"Se vi avanza tempo, potete affrontare argomenti più generali. E' una ragazza
che ha studiato, no?, che ha avuto un'educazione completa. Potresti anche
parlare di filosofia, per cercare un comune terreno spirituale."
Famiglia! Cucina! Filosofia! Famiglia! Cucina! Filosofia! Dùvidl si ripete i
consigli del fratello.
Arriva il gran momento. I due promessi sposi, rannicchiati alle estremità
opposte di un enorme divano, imbarazzatissimi, sono lasciati soli a "fare
conoscenza".
Famiglia! Cucina! Filosofia!
"Hai un fratello?" chiede Dùvidl.
"No!" risponde la ragazza, in un mormorio veloce e trattenuto.
Famiglia! Cucina! Filosofia!
"Ti piacciono le frittelle?" chiede Dùvidl.
"No!" risponde lei, in un soffio.
Famiglia! Cucina! Filosofia!
"Se tu avessi un fratello, gli piacerebbero le frittelle?"
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