Eroi - Traditori
Gli Eroi e i Traditori hanno una caratteristica in comune: rinnegano
un'identità per premiarne un'altra. Certo: l'eroe paradigmatico rinnega
sé, come individuo, per la Causa; il traditore solitamente rinnega la Causa per
simmetrico, gretto egoismo. Tuttavia, il percorso può essere più complesso, nel
senso che magari il Gruppo Uno non
interviene nell'equazione: ad esempio, pensiamo al caso del giornalista Magdi
Allam, che lascia l'Islam per abbracciare la Fede Cattolica; possiamo anche
considerare i medici antiabortisti (o i medici abortisti) o discutere i
riferimenti politici degli ex-Socialisti in forza al Popolo delle Libertà.
D'altro canto, anche la centralità di se stessi può essere meritevole: se
ne può parlare con i famigliari dei pentiti di Mafia; oppure possiamo citare la
soddisfazione della compagna di Sergio Cofferati, che rinuncia ad essere sindaco
di Bologna per stare con il figlioletto.
Il più delle volte, la distinzione fra Eroe e Traditore sta "nell'occhio
di chi guarda"; anzi, meglio: "nell'identità di chi guarda". Ma vediamo un po'
di casi concreti.
Per le religioni, gli Eroi sono tipicamente i Martiri che hanno
testimoniato la Fede a prezzo della vita; per la Chiesa Cattolica la categoria
va ampliata a comprendere tutti i Santi: che non necessariamente hanno
sacrificato la vita in nome della Religione, ma che hanno comunque seguito con
tale devozione le Norme Celesti da evocare il miracoloso intervento divino.
Conosco poco l'Islam: ma mi sembra che buona parte dei Mussulmani riconosca la
qualifica di Martire anche a chi si uccide esplodendo come una bomba
umana per danneggiare i nemici di Allah. Non sono evidentemente d'accordo con
tale condotta: trovate il mio punto di vista in
Il Terrorista è un Bambino.
Se questi per le religioni sono gli Eroi, chi sono i Traditori? L'abbiamo già
visto parlando di Fedeltà - Tradimento: i tipici traditori sono gli apostati,
quelli che si convertono ad un'altra relgione; che d'altronde vengono accolti
come Eroi dalla religione a cui si sono convertiti. Questo meccanismo di
discredito per l'identità lasciata e di felicitazione per l'identità
abbracciata lo ritroveremo in molti tipi di identità.
Un'altra categoria di traditori religiosi sono i "cattivi": coloro che
non seguono i precetti religiosi. Come ho detto, questo può dipendere dalla
prevalenza degli interessi egoistici o dal richiamo di altre identità: come ad
esempio le deviazioni sessuali, l'appartenenza a camarille criminali o un
radicato senso della laicità dello Stato.
Degli Eroi e dei Traditori in Politica abbiamo già parlato: ci si rifà
sostanzialmente alla Seconda Guerra Mondiale; per il resto, di eroi politici non
me ne vengono in mente. E poi, c'è sempre la frase di Brecht: "Sfortunata la
terra che ha bisogno di Eroi", che in un'intellighentzia di solide radici
marxiste fa sempre colpo. Ci sono dei Traditori, in politica? Certo! Ma
bisogna stare attenti. Quel deputato che oggi ha tradito facendo cadere
il mio governo può domani eroicamente salvarlo: pertanto è opportuno
rimbrottarlo, ma con possibilità di recupero. Meglio non sfrucugliare troppo,
lasciamo perdere.
Lo Stato è un bel soggetto per gli Eroi e per i Traditori. Considero con
molto apprezzamento i Leali Servitori dello Stato, le persone che
permettono all'istituzione pubblica di assolvere alla sua indispensabile
funzione; con altrettanta rabbia mi rappresento coloro che tradiscono la nostra
fiducia, o perché dediti alla corruzione, o perché banalmente
infingardi. Mi rendo conto che la grande maggioranza della nostra
strabordante macchina pubblica è da qualche parte a metà fra l'un estremo e
l'altro.
Per la criminalità, il Traditore è colui che collabora con lo
Stato, l'Eroe colui che, pur catturato, non parla e non tradisce i
Compagni. E' interessante notare quanto speculare sia la "normale"
visione della realtà.
Vale un po' la stessa cosa per l'Eroe e il Traditore nell'esercito in
guerra. A costo di anticipare quanto vedremo in seguito: in qualsiasi Guerra. Eroe è colui che combattendo muore per la Patria e non tradisce i suoi
commilitoni, Traditore è colui che passa al Nemico. D'altra parte, i pugnaci
combattenti del Nemico sono ostacoli da eliminare a tutti i costi, mentre
chi abbandona le sue file è da me benvenuto. Il cambiamento di campo
modifica completamente e specularmente giudizi e comportamenti.
Non è forse l'esempio più calzante: ma sono affascinato dalla figura di
Otello.
Penso che anche gli Antisemiti abbiano i loro eroi: coloro che hanno
"dimostrato" l'inesistenza delle camere a gas e dello sterminio degli Ebrei, ad
esempio. Anche gli Antisemiti hanno i loro traditori: quelli che, dopo aver
fatto parte del loro gruppo, accettano una visione del mondo dove gli Ebrei
non sono il Nemico. Questo per dire che certe caratteristiche pervadono
indiscriminatamente quasi tutte le identità.
Infine, permettete una lamentazione personale. Ad essere identitaristi
e relativisti, a seguire cioè il punto di vista del sito che state
leggendo, ci si guadagna poco e si rischia qualcosa. Prima di aderire con
entusiamo al Grande Esercito di noi identitaristi, guardatevi
Cretino, Traditore, Eroe.
Siete stufi di Eroi e Tradiori? Vedetevi altre
Caratteristiche.
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